Lero Lero è un collettivo nato come conseguenza di una profonda immersione nell’archivio della musica di tradizione orale siciliana.
Lero Lero è anche la consapevolezza di avere (ri)trovato la propria voce e la necessità di riportarla alla vita attraverso la manipolazione, la sperimentazione e la condivisione.
Un portale, uno squarcio su un mondo dimenticato o peggio stereotipato, incastonato come un insetto nell’ambra.
Un ponte tra generazioni, uno sforzo di empatia verso un mondo di gente sconosciuta, di mestieri sconosciuti, di paesaggi trasformati.
Nella convinzione che l’immersione nell’urlo vitale dei salinai, nei melismi sopraffini e il senso di sfida dei carrettieri, nell’amore disperato cantato dai carcerati, possa portare a una piena autocoscienza di ciò che siamo, ad una espressione artistica autentica, ad una appartenenza ritrovata.
Lero Lero è anche la consapevolezza di avere (ri)trovato la propria voce e la necessità di riportarla alla vita attraverso la manipolazione, la sperimentazione e la condivisione.
Un portale, uno squarcio su un mondo dimenticato o peggio stereotipato, incastonato come un insetto nell’ambra.
Un ponte tra generazioni, uno sforzo di empatia verso un mondo di gente sconosciuta, di mestieri sconosciuti, di paesaggi trasformati.
Nella convinzione che l’immersione nell’urlo vitale dei salinai, nei melismi sopraffini e il senso di sfida dei carrettieri, nell’amore disperato cantato dai carcerati, possa portare a una piena autocoscienza di ciò che siamo, ad una espressione artistica autentica, ad una appartenenza ritrovata.